venerdì 18 gennaio 2013

LA RISPOSTA DEI CITTADINI A 5 STELLE.


L'idea di una discarica contenente amianto a Borgomanero non piace proprio ai cittadini ma, nonostante questo dettaglio, il proprietario del sito proprio non intende fermare il progetto (e qui potete trovare una prova tratta dal giornale "La Stampa" e una foto di un manifesto in via Fratelli Maioni).


La prima cosa che si è sentito dire quando è comparsa la pagina pubblicitaria acquistata su “La Stampa” è stata: “chissà quanto sarà costata?”.

Dopo la seconda pubblicazione il commento è cambiato: “Dovrà prendere un sacco di soldi se può permettersi di spendere così tanto!”.

Questo potrebbe sembrare il punto ma così non è: le persone non sono disposte a barattare la salute per un pugno di monete né tantomeno per sacchi interi; rimane comunque l’idea (e probabilmente molto più che un’idea) che di soldi ne incasserà tanti chi gestirà la discarica.

Ritornando alla pagina pubblicitaria, l’intento era di dare una spiegazione del dettaglio?
Fondamentalmente si legge che è sicuro, che bisogna fidarsi e che si viene pagati per il disturbo ed è curioso notare che i tetti contenenti amianto sono pericolosi solo quando stanno sopra le nostre teste mentre una volta consegnati alla discarica diventano sicuri!

Basta cambiare la posizione dell’amianto per renderlo sicuro? No, ovviamente: ci saranno “imballi speciali”, “monitoraggio” e “sicurezza”. Ma chi controlla?
Il controllore non può essere il controllato altrimenti si diventa più che disposti a soprassedere su “piccole” discrepanze. Mai sentito parlare di conflitto di interessi?

Ultimamente se n’è parlato molto e abbiamo avuto diversi campioni che hanno risolto il conflitto dicendo: “Il mio conflitto di interessi non è un problema perché io sono bravo!” Siamo allo stesso livello?

E non si tratta del controllo della discarica. Gli “imballi speciali” dove saranno fatti?  E da chi? E in quali condizioni? E chi controlla? E’ inutile sottolineare che un imballo non corretto diventa inutile se non pericoloso: potrebbe perdere particolato, potrebbe inquinare il posto di lavoro dell’impianto e nella discarica e inquinare il sito. Ne basta uno! E se ce ne fossero di più? Anche la movimentazione degli imballi potrebbe vanificare l’imballo stesso.

Anche in questo caso ne basta uno! E vogliamo parlare dell’inquinamento legato ai mezzi pesanti adibiti al trasporto? In che condizioni saranno? Riesce difficile pensare che possano essere a idrogeno per cui dal tubo di scarico esca solo umidità, né tantomeno elettrici per cui non c’è scarico. E il PM10? E il PM5? E il PM2,5? E in questo caso, chi li controlla?

Cari concittadini non preoccupatevi per l’amianto, il cancro ai polmoni vi verrà prima per gli scarichi dei camion! A proposito di camion! Quanti ne dovranno passare? Uno al mese? Non mentiamoci, ne dovranno passare parecchi!

E’ apprezzabile l’idea di prevedere delle riunioni aperte nei prossimi mesi, ma anche in questo caso sembra il tentativo di voler mettere una pezza al fatto che diversi cittadini hanno portato all’attenzione di altri cittadini il problema della discarica. E’ molto facile pensare male, ma alla volte si indovina.

Peccato che siano pianificate nei prossimi mesi…quando ormai potrebbero essere inutili. Il termine ultimo per presentare delle note alla VIA in regione è il 7 gennaio 2012. Tolto il periodo natalizio in cui si sarà impossibilitati ad organizzare qualunque cosa, praticamente non c’è tempo. 
E allora che cosa si spiegherà?  Tanto tutte le decisioni saranno già state prese.

Viene anche paura a pensare agli amici e ai vicini di casa che le suggeriscono di fare una discarica per portare del materiale dove l’amianto è presente, ma solo in piccola parte per cui solo in piccola parte vi verrà un tumorino!
Non si includano i concittadini nel numero di quelli che hanno suggerito di fare una discarica di amianto, perché la raccolta di firme contro la discarica sembra dichiarare il contrario di quanto riportato nel giornale.
Probabilmente l’unico punto in comune è proprio il dover eliminare una copertura in eternit ma questo non vuol dire essere d’accordo a fare una discarica. E’ difficile immaginare che qualcuno si impegni per spostare l’eternit dal proprio tetto ad una discarica 500 metri più lontana. In fondo, se il tetto rimane stabile, l’amianto non crea problemi (oppure se li crea, li crea anche in discarica). 
Eventualmente il povero cittadino sarà inquinato da qualche fibra (può succedere su qualche chilo di eternit) e quindi l’esposizione è minima ed infine non spende nulla per sostituire e portare in discarica l’amianto; al contrario, se dovesse far portare in discarica l’amianto  il tetto dovrebbe essere rimosso e sostituito creando i presupposti per una forte dispersione di amianto (aumentando quindi l’esposizione all’amianto), con il rischio di essere intossicato da molte fibre (se può succedere su qualche chilo, pensiamo a quello che può succedere su migliaia di tonnellate); e tutto questo con dei costi. 
Riassumendo: quel pover’uomo deve pagare per farsi venire un tumore?

E qui arriviamo al discorso soldi: è tutto valutato in funzione economica. Ammesso e non concesso che la morte di una persona per interessi economici sia accettabile, come si fa a valutare economicamente la salute di una persona? E se invece di considerare la malattia che porta alla morte non di una persona, dobbiamo considerare tutti i cittadini di Borgomanero? Ed i cittadini dei comuni vicini (perché anche i comuni vicini pagheranno le conseguenze della discarica; qualcuno ha chiesto loro cosa ne pensano?)? Allora qual è il numero accettabile di morti?

Finalmente si ammette il punto: è solo un business. Ma solo per il proprietario della cava! Infatti quali potrebbero essere i guadagni per gli altri?


  1. Consegnare gratuitamente il materiale? E chi lo smonta? E chi lo tratta? E chi lo trasporta? Proprio perché è un materiale pericoloso non può essere trattato da chiunque! Ci vogliono attrezzature e sistemi particolari che implicano l’intervento di società specializzate non del cittadino comune di Borgomanero (o dei comuni vicini: loro non ne risentono? I benefici si fermano al confine di Borgomanero?). A meno che non si suggerisca di ammalarsi per conto proprio in modo da non far ricadere la colpa sulla discarica. Quindi volenti o nolenti si deve passare attraverso una società specializzata che continuerà a far pagare tutta la tariffa guadagnando ulteriormente sulla vicinanza della discarica o per la gratuità del servizio.
  2. Nuovi posti di lavoro? Quali sarebbero i lavori diretti coinvolti? Proprio per garantire la sicurezza dovrebbe essere tutto automatizzato! Al limite un servizio di controllo significa una persona che, a tempo perso, verifica  dati su un monitor mentre compie il suo lavoro usuale; quindi, in realtà, significa un impegno in più per chi è già impiegato. Cosa dire poi dell’indotto? Camionisti? Non aumenterebbero le loro entrate: una spedizione vale l’altra! Guardie giurate? Sicuramente una società di vigilanza dovrebbe allargare il giro di controlli esistenti: tutto qua?
  3. Smaltimento gratuito (ma non vi è chiaro che le persone non sono disposte a barattare la salute propria e dei familiari per risparmiare?) di materiale ingombrante. Complimenti per la scelta di distruggere quanto finora fatto con la raccolta differenziata. Da notare che i materiali indicati non possono finire in discarica: devono essere trattati precedentemente. Inoltre potrebbero essere fonte di ricchezza (acciai, metalli preziosi) rientrando nel riciclo di elementi ad alto valore economico. In altre parole si vuole giustificare una discarica di amianto con un nuovo immondezzaio!
  4. Riqualificazione dell’aria in località Vergano e Foro Boario: ed eccoci ad un ulteriore tentativo di rendere appetibile la mela avvelenata di Cenerentola. Se si è animati da tanta filantropia, perché non si eseguono le opere magari non da soli ma in cooperazione con gli amici ed i vicini di casa precedentemente interpellati? Borgomanero intera ne sarebbe grata, ma non in cambio di un veleno sotto i piedi (o meglio nell’aria) dove dovrebbe diffondersi.
  5. Rifacimento del sedimento stradale: non è che la strada dovrà essere rifatta per garantire il nuovo incremento di traffico che dovrà permettere ai camion di trasportare il carico di amianto?
  6.  Progetto in definizione per Vergano, un bar per Santa Croce, una struttura per Santa Cristina, disponibilità ad iniziative delle associazioni di Santo Stefano: tenuto conto che con il Foro Boario anche Borgomanero è a posto, perché San Marco non si merita niente? E’ troppo distante? Allora Maggiora? Gargallo? Boca? Se non è pericoloso quanto si vuole realizzare, perché si cerca di pulirsi la coscienza con queste opere? Sicuramente non è questo lo scopo, ma suonano veramente stonate queste proposte in cambio dell’accettazione della discarica.
  7. Manutenzione ordinaria affidata a un’associazione no profit per 30 anni: cioè qualcuno che fa volontariato deve occuparsi anche della gestione dell’amianto? E dopo i 30 anni? Chi si occuperà dell’area avvelenata per un business privato e attuale?
  8. Dopo che la discarica sarà riempita si pensa di far venire le persone a vivere i momenti di svago e di gioia familiare sopra una discarica di amianto?
  9. Ed infine l’invito all’amministrazione locale ad effettuare controlli costanti e continui che tutto sia in ordine? Ma non dovrebbe essere chi ha creato il danno a far effettuare controlli a proprie spese per garantire il mantenimento della situazione in modo che non peggiori ulteriormente non solo durante lo sviluppo, ma soprattutto dopo il completamento della sfacelo pianificato? Ovviamente il controllore e il controllato non devono avere affari condivisi per evitare valutazioni di parte.
  10. Per quale motivo un ulteriore progetto personale dovrebbe essere garanzia di un progetto di avvelenamento del territorio e delle persone che questo territorio abitano e vivono?

Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

5 commenti:

  1. mah ... credo che le discariche di amianto siano necessrie al fine di toglierlo dalla circolazione; alcuni passaggi mi sembrano una forzatura pregiudiziale. Direi che è la zona a non essere idonea a riceverla, è residenziale di pregio ambientale e non industriale.
    ci si deve sforzare per leggerlo

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  2. Mai sentito parlare di riciclo?lo si può fare anche con l'amianto! quindi le discariche non sono più necessarie!

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    1. FALSO !!! ma che cosa stai dicendo ???!!! e dimmi , dove lo si riciclerebbe l'amianto secondo te ??? se così fosse il problema amianto non esisterebbe !!!! ad oggi NON ESISTE MODO DI RICICLARE MA SOLO INERTIZZARE ovvero rendere non volatile le fibre e porle in luoghi sicuri fino a che non si trova soluzione migliore !!!! ps: meglio tacere che dire minkiate, anche xchè fai la figura di uno che non conosce i problemi che pretende di risolvere !!!!!

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    2. Mi sa che non si ha le idee chiare:

      Riassumo brevemente....

      Il procedimento di inertizzazione mediante fusione consiste nel portare ad alta temperatura (1600°) i rifiuti contenenti amianto; dopo la loro fusione si ottiene un prodotto inerte, insolubile, di tipo "vetro". Infatti, le temperature elevate permettono di distruggere totalmente le fibre di amianto aventi il più elevato punto di fusione.
      la trasformazione delle fibre è totale, non c'è alcuna traccia nel prodotto di fusione. In più non c'è nessun inquinamento da fibre nei fumi, sia nell'installazione che nelle vicinanze. Le analisi delle polveri e il conteggio delle fibre sono effettuate regolarmente in tutti i punti dell'installazione da Enti esterni. Le emissioni gassose sono permanentemente sotto controllo e soddisfano le esigenze della legislazione europea.

      Bilancio globale: per una tonnellata di rifiuti trattati entrati in forno si ottengono: 85% prodotti di fusione, 14% di gas, 1% di ceneri secondarie. La riduzione in massa dei rifiuti è di 23. rifiuti d'amianto densità circa 0,20, rifiuti di fusione densità circa 3,5/3,6. Il prodotto di fusione viene impiegato come riempimento per la massicciate stradali.

      Quindi le minkiate chi le ha dette? Prima bisogna essere informati e poi parlare.
      Saluti.

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    3. GIUSTO !!..e allora informati , xchè stai spacciando per realtà ciò che oggi in italia non esiste se non come progetto in via sperimentale....(come dire che cosa avete fatto a fare quello schifo di strade a borgomanero , se esistono automobili che volano e non hanno necessità di strade ???!!!!). In Italia l'amianto viene rimosso e stoccato in discariche PUNTO !!!Ma ammesso che si inerizzi con la TEORIA di cui parli, saresti disposto ad accettare un impianto sperimentale di inertizzazione nel tuo comune ??? si ???? ti ripeto che secondo me il punto è che parliamo di una zona di pregio, e sarebbe un peccato rovinare. L'inertizzazione a cui ti riferisci lascia il tempo che trova ed è un alibi che non tiene.

      ti lascio stà roba qui , anche se non sono pdino, ma è della zona e interessante

      http://democraticiuniti.wordpress.com/2009/12/16/impianto-per-linertizzazione-dellamianto-domande-e-risposte/


      ciao

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